«Trenta autori hanno provato a chiedere alla propria scrittura e alla propria esperienza l’emergenza di guardare, e di riuscire a vedere. Prima che lo spreco consumi le risorse, prima che siano dilapidati i lasciti che, sappiamo bene, agiscono sospingendo il passato dentro il presente. E in queste pagine scrittrici e scrittori hanno portato le loro ossessioni, le loro passioni, i loro disincanti, e forse anche fragilità e illusioni.»
Ho provato a domandare a un folto numero di giovani scrittori italiani di mettere a fuoco un’esperienza, un’avventura umana, una visione, un dettaglio significativo di un mondo in cui valga la pena muoversi, lavorare, in una parola, esistere. Non ho chiesto né dichiarazioni né prese di posizione, ho chiesto semplicemente una ricognizione sulle generose contraddizioni della vita in comune, un accadimento vissuto in prima persona, per dar corpo a un breve fulminante racconto. Hanno risposto in molti, e sono riusciti ad attingere al loro sentimento del tempo e delle cose, esprimendo, nella forma che a loro è più propria, una proiezione della vita al di là della generica strategia dell’indignazione e della strutturazione ideologica. Certamente sono racconti anche politici, ma nel senso che è politica l’immaginazione quando forza il presente e scardina i luoghi comuni.
Piuttosto che un’antologia questo è il tentativo di una coralità.
Alberto Rollo
MARCO ARCHETTI
FEDERICO BACCOMO
MARCO BALZANO
MATTEO CACCIA
GIULIA CARCASI
IVAN CAROZZI
PAOLA CEREDA
PAOLO COGNETTI
GIULIO D’ANTONA
PAOLO DI PAOLO
FABIO GEDA
MARTINO GOZZI
CARLO GREPPI
ENRICO IANNIELLO
ALESSANDRO LEOGRANDE
CARLO LOFORTI
GAIA MANZINI
LORENZO MARONE
CARLO MAZZA GALANTI
GIOVANNI MONTANARO
MATTEO NUCCI
CARMEN PELLEGRINO
EMILIANO PODDI
VERONICA RAIMO
GIANLUIGI RICUPERATI
VANNI SANTONI
ALBERTO SCHIAVONE
ANDREA TARABBIA
NADIA TERRANOVA
ALESSIO TORINO