Politicamente controverso, anarchico e conservatore al tempo stesso, accusato di essere fascista dagli uni e comunista dagli altri, sempre controcorrente, sempre fuori dagli schemi: Indro Montanelli è stato, ed è ancora oggi, una figura decisiva e divisiva.
Penna eccellente, giornalista di razza e anche storico amatissimo dal pubblico, è stato per anni inviato speciale del «Corriere della Sera» prima di lanciarsi nell’avventura de «Il Giornale» e poi de «La Voce»: dalle pagine dei quotidiani e con i suoi fulminei editoriali ha sempre espresso il suo punto di vista – puntuale, acuto, spesso provocatorio e irriverente – guadagnandosi antipatie e simpatie da ogni parte, ma imponendosi, volenti o nolenti, come una delle voci più autorevoli del Novecento italiano. Una voce caustica, critica, impossibile da ignorare.
A vent’anni dalla sua morte, Alberto e Giancarlo Mazzuca tracciano il ritratto appassionato e sincero di un uomo che è stato sì un simbolo, talvolta suo malgrado, di un secolo della storia dell’Italia, ma anche e prima di tutto, per i due autori, un maestro, un direttore esemplare e una figura di riferimento. Dalle prime esperienze in Africa ai servizi come inviato di guerra in Spagna e Ungheria, dallo scoop su Hitler al difficile rapporto con Berlusconi, dall’attentato di cui fu vittima nel ’77 alle recentissime polemiche sulla sua figura (e la sua statua): Indro Montanelli non smette di essere attuale.
Giancarlo Mazzuca, romagnolo di Forlì, giornalista e saggista, è stato inviato speciale del «Corriere della Sera», vicedirettore di Montanelli a «La Voce», direttore di «QN – Il Resto del Carlino» e due volte de «Il Giorno». Attualmente collabora con «Il Sole 24 Ore» e «Libero». Ha vinto numerosi premi giornalistici: il Saint Vincent, l’AcquiStoria, il Campione d’Italia, il Montanelli, il Silone, il Pannunzio e, con Alberto, il Frontino Montefeltro. Ha scritto diversi libri, tra cui: “La Resistenza tricolore” (con A. Petacco); “Indro Montanelli: la mia «Voce»”; Indro Montanelli. “Uno straniero in patria e Noi fratelli” (con S. Girotti Zirotti).
Alberto Mazzuca, giornalista e scrittore, è stato inviato speciale de «Il Giornale» di Indro Montanelli, «Il Sole 24 Ore», «l’Espresso» e «La Voce»; ha fondato «Italia Oggi» insieme a Marco Borsa e ha lavorato a «Il Giorno», «Il Resto del Carlino», «Avvenire». Tra i suoi libri: “a erre verde. Storia della famiglia Rizzoli”; “I potenti del denaro”; “I numeri uno del Made in Italy”; “Il mito Alfa” (con M. Vitale e G. Corbetta); “Gardini il Corsaro. Storia della Dynasty Ferruzzi”; “Mussolini e Nenni. Amici e Nemici” (con L. Foglietta); “Penne al vetriolo. I grandi giornalisti raccontano la Prima Repubblica”. Insieme a Giancarlo ha scritto: “La Fiat da Giovanni a Luca”; “Mussolini Bombacci. Compagni di una vita”; “Gianni Agnelli in bianco e nero”; “Indro Montanelli. Dove eravamo rimasti?” e “Silvio in rosso e nero. La vita del cavaliere in sella all’Italia”.