Coloro che sono nati a metà del ventesimo secolo non sembrano affatto intenzionati a mollare il colpo. Sono fisicamente solidi, ben nutriti, e vaccinati contro le malattie che un tempo eliminavano gli esseri umani. Sono svegli, competenti, e non abbandonano le posizioni di lavoro, di reddito, e di potere. Certo i motivi per odiare questa ingombrante generazione sono molti: il senile disinganno di coloro che un tempo furono hippy ribelli è diventato una pietra al collo per l’intera umanità. La loro famelica voglia di vivere ha consumato tutto quello che era consumabile, nulla di nuovo sembra possibile, perché loro l’hanno già fatto.
Lo scenario sembra predisposto per una guerra intergenerazionale per la conquista della scena sociale. Sta nascendo una nuova forma di terrorismo o questa sarà l’ultima delle guerre civili?
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