Serra Yilmaz, attrice e intellettuale nota in tutto il mondo e, da anni, molto amata anche in Italia soprattutto grazie ai film di Ferzan Ozpetek, è la “donna turchese”, perché così la definì una ragazza in Francia – Viene dalla Turchia? È turchese allora! – definizione che piacque a Serra perché se, da un lato, ama il suo Paese, dall’altro detesta ogni forma di connotazione nazionalistica. Turchese sono anche il suo colore preferito, la pietra dura dei suoi orecchini e delle sue innumerevoli sciarpe, i suoi grandi occhi e la sfumatura che ha spesso nei capelli. È la sua storia personale, corredata da un apparato fotografico, a guidarci in questo viaggio, una storia che si intreccia inevitabilmente a quella della Turchia – di cui da tempo si discute in vista del suo ingresso in Europa – e che diviene il filo conduttore di un percorso attraverso la condizione delle donne di questo Paese. Non figlie dell’Islam, o meglio, non solo figlie dell’Islam, non tutte figlie dell’Islam, ma semplicemente e, prima di tutto, “donne”, al di là di ogni connotazione religiosa. E donne anche molto combattive. “Se non lotti non esisti”, dice una di loro a proposito delle conquiste ottenute con la recente riforma del codice civile e penale.
amore A piccoli passi baldini baldini castoldi basket calcio Camerata Neandertal castoldi cinema Confessioni audaci di un ballerino di liscio cucina delitto donne Duellanti Esercizi preparatori alla melodia del mondo gialli giallo guerra Imprimatur In diretta Italia La bambina nel buio La piuma lavoro Le lupe Linus mafia Malaparte. Morte Come Me medicina Milano moda musica Musica infedele & inchiostro simpatico noir omicidio Peanuts politica rinascimento romanzo scienza Sempre più vicino serial killer sport thriller thriller storici